La regina delle pulizie ecologiche? La cenere!

Costo zero. Basta raccoglierla dal caminetto, dalla stufa o dal forno a legna, oppure chiederla in regalo a chi la produce ma non la utilizza. La cenere è la regina delle pulizie ecologiche! 
Come sapevano bene le nostre nonne è indispensabile soprattutto per la cura della casa ma anche del giardino e dell'orto.
Ovviamente mi riferisco alla cenere che risulta dalla combustione della sola legna da ardere, senza altri componenti estranei come parti metalliche, plastica o peggio ancora. Anche la cenere del pellet può essere utilizzata alla stessa maniera, purché derivante soltanto da segatura di legno. Prima di utilizzarla dunque è bene leggere l’etichetta presente nella confezione del pellet. Essa deve riportare almeno l'origine del legno e l'eventuale presenza di leganti, nonché la loro qualità e concentrazione. In caso di presenza di leganti, di qualunque genere, l'utilizzo della cenere è escluso perché potrebbe essere nocivo.
Vediamo insieme alcuni degli utilizzi più interessanti.
Prima di tutto dovrai provvedere a raccoglierla con cura facendo attenzione a non "sporcarla" con altri componenti. Inoltre, prima di conservarla, ti consiglio di setacciarla in modo da tenere soltanto la polvere più sottile e pulita. A questo punto puoi riporla dentro un sacchetto di plastica robusto oppure, meglio ancora, in un contenitore di latta con coperchio

L'utilizzo della cenere pura
Sono moltissimi gli usi comuni della pura cenere e sono sicura che appena comincerai ad usarla, anche tu troverai tanti nuovi modi creativi di utilizzarla. Questa sostanza naturale è così preziosa anche grazie al suo alto contenuto di carbonato di sodio e carbonato di potassio, che le conferiscono un ottimo potere sgrassante. Per questo motivo il suo utilizzo puro è adatto per rimuovere anche lo sporco più ostinato, come quello dell'olio bruciato delle pentole.

Acqua e cenere
Una crema abrasiva, adatta proprio alle pulizie più importanti, si prepara mescolando cenere con qualche goccia di acqua, quanto basta per formare una cremina abbastanza compatta.
Si utilizza con l'ausilio di una spugnetta, prelevandone un pochino per volta e strofinando la parte da trattare. In questo modo possiamo pulire facilmente:

  • il barbecue
  • il grasso dalle casseruole
  • il forno 
  • il pentolame in acciaio inox
  • il camino dalle bruciature e dai residui di carbone
  • il vetro del termo-camino e del forno a legna dall'annerimento derivato dal fumo
  • possiamo rimuovere adesivi ed etichette dai vasetti in vetro o dalle bottiglie 
  • rimuovere le incrostazioni di calcare 
  • pulire e lucidare l'argenteria con una spugnetta morbida (se vuoi, puoi sostituire l'acqua con qualche goccia di succo di limone).

Se non si pratica la pulizia ecologica, buona parte delle pulizie appena elencate andrebbero risolte con un diluente a base di combustibili fossili, di prodotti a base di soda caustica oppure con una retina abrasiva molto forte. Si tratta di rimedi troppo aggressivi che rischiano di rovinare e graffiare le superfici ma anche, a volte, di intossicare chi li utilizza. Senza considerare il danno all'ambiente.

Cenere cotta nell'acqua: la lisciva 
La cenere di legna e della semplice acqua distillata sono gli unici ingredienti della lisciva.
Si tratta di una soluzione alcalina che è anche un detersivo naturale a bassissimo impatto ambientale, davvero favoloso, ottima base lavante multiuso, versatile e semplice da realizzare. Io la preparo con il metodo express che mi da ottimi risultati senza costringermi a lunghe attese davanti ai fornelli. La ricetta tradizionale prevede almeno due ore di cottura e l'utilizzo di acqua del rubinetto ma da quando ho provato questa versione, e mi sono trovata benissimo, consiglio a tutti e anche a te di prepararla così.
Ti servono:

  • Una vecchia pentola in acciaio, un colapasta e un cucchiaio di legno che dovrai destinare solo alla preparazione di lisciva e detersivi vari. Non potrai più usarli per uso alimentare.
  • Un telo per filtrare la lisciva
  • Cinque parti di acqua distillata
  • Una parte di cenere

Accendi il fornello e metti su la pentola con l'acqua. Io utilizzo un bicchiere di plastica riciclato per misurare le dosi: cinque d'acqua e poi uno di cenere. Per esempio, dieci bicchieri d'acqua e due di cenere. Quando l'acqua bolle versa dentro la cenere e attendi circa cinque minuti. Poi spegni e scola tutto dentro un contenitore dove avrai precedentemente posizionato il colapasta con il telo di cotone. In questo modo filtri tutto. Il liquido che estrai è la lisciva. Facile, no?
A questo punto fai raffreddare bene e poi conservala dentro dei contenitori per detersivi riciclati. Mi raccomando di attaccarvi un'etichetta con il nome per evitare di confonderlo con altri prodotti. Infatti la lisciva è molto corrosiva e deve essere trattata con cautela.
Il fatto che si tratti di un detergente naturale non significa che non possa causare problemi. Per questo motivo di devo dare delle importati avvertenze:

  • tieni la lisciva lontano dalla portata dei bambini
  • non usare mai la lisciva senza guanti
  • scrivi in modo leggibile l'etichetta in modo da non confonderla con altri detersivi
  • non mescolare mai la lisciva con altri detergenti 

Dalla preparazione della lisciva otterrai un liquido adatto alle pulizie domestiche che dovrai diluire con dell'acqua e addizionare con oli essenziali.
Per la pulizia dei pavimenti, per esempio, diluisco circa 50 ml di lisciva in un secchio d'acqua calda e poi aggiungo qualche goccia di olio essenziale di cajeput (ma puoi utilizzare altri oli essenziali disinfettanti come il teatree, la lavanda, etc.). Puoi anche preparare prima la miscela di lisciva e olio essenziale in modo da averla già pronta da versare nel secchio d'acqua.
Per pulire piastrelle e vetri, puoi preparare uno spray con mezzo bicchiere di lisciva in un litro d'acqua distillata e undici gocce di olio essenziale di teatree.

Cenere pura
Ottimo antiodore, la cenere può essere riutilizzata per eliminare odori sgradevoli causati dal soggiorno di piccoli animali domestici oppure dall'umidità. Puoi usarla così:

  • strofina una manciata di cenere sulla coperta della cuccia del cane oppure arricchisci la lettiera del gatto per neutralizzare i cattivi odori
  • nella gabbietta degli uccelli puoi aggiungere la cenere nei box di nidificazione allontanando così cattivi odori, acari e altri parassiti
Nell'orto e in giardino 

Esistono sicuramente altri fertilizzanti migliori della cenere di legna, ma vale comunque la pena di utilizzarla come concime soprattutto perché si tratta di un prodotto naturale. Inoltre, l’uso della cenere come concime è una pratica antichissima: le agricolture più primitive erano basate proprio sulla distruzione  col fuoco di tratti di foresta e sulla successiva coltivazione delle aree rese libere e contemporaneamente fertilizzate dalla cenere.  
La cenere si può utilizzare per la fertilizzazione di base delle colture, distribuendola direttamente sul terreno prima della vangatura o comunque dell’ultima lavorazione che precede la semina o il trapianto. In questo modo si mescola al suolo e cede alle radici gli elementi di cui è ricca: fosforo, potassio, magnesio e calcio.
Pensa che utilizzando almeno 2 kg di cenere ogni 10 metri quadrati di terreno (ma non più di 2,5 kg) questo si arricchisce di quantitativi sufficienti di tutti gli elementi nutritivi utili per qualunque coltura, con la sola eccezione di azoto e zolfo che, all'occorrenza, vanno addizionati separatamente.
In generale, può essere aggiunta al compost o usata nelle aiuole, mezzo bicchiere di cenere per ogni pianta da coltivare. Indicata soprattutto per piante (da fiore o da frutto) che amano i terreni più alcalini (per esempio i pomodori).
Per tenere lontane lumache e altri parassiti, metti uno strato abbondante di cenere intorno alle aiuole.
Anche la Comunità Europea ammette l'uso della cenere come fertilizzante. Ha infatti emanato il regolamento Cee 2092/1991 ponendo solo il limite che derivi da "legname non trattato chimicamente dopo l’abbattimento".
Insomma, la cenere è un vero tesoro per diverse ragioni:
  • è gratuita
  • è naturale
  • è a basso impatto ambientale
  • ci consente di riciclare qualcosa che altrimenti andrebbe gettata via
  • è versatile

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